Berlusconi, dopo la rottura con Meloni e Salvini per le elezioni del sidaco della capitale, scrive un articolo sul Giornale in cui spiega dove sta andando Forza Italia e ribadisce lo strappo con Salvini che secondo lui non rappresenta la destra che vince. “Anzitutto – sottolinea il Cavaliere - una questione semantica: noi non siamo «la destra». Per quel che valgono queste categorie, Forza Italia è un partito moderato, alternativo alla sinistra e alleato con la destra, come lo sono le forze politiche del Ppe più o meno in tutt'Europa. Un movimento liberale, cattolico, riformatore, che è diverso dalle rispettabilissime culture della destra". "Con la destra - continua Berlusconi - siamo alleati da 20 anni, abbiamo governato insieme e sono certo che governeremo insieme anche in futuro. Ma il centro-destra ha vinto, è stato la maggioranza in Italia, quando ha saputo parlare con il nostro linguaggio agli italiani che cercano soluzioni e che chiedono la massima professionalità ai politici”.Poi l'attacco ai giudici. "Se oggi il centro-destra non è forte come in passato, è perché una parte di questi italiani, per diverse ragioni delusi o sfiduciati, si sono ritirati nell'astensionismo. Per quali motivi? Non bastano certo le righe di un articolo ad analizzarli: certo per il fatto che al leader del centro-destra è stata interdetta l'agibilità politica usando una sentenza più che ingiusta e non gli strumenti della democrazia, il fatto che siamo governati da molti anni da maggioranze parlamentari e da governi diversi da quelli scelti dagli elettori, ma anche non me lo nascondo certo il fatto che, pur avendo ben governato e difeso con efficacia l'Italia di fronte alla peggior crisi economica del dopoguerra, non siamo riusciti a completare quella rivoluzione liberale che era nei nostri progetti dal 1994".